Promozione Salute Svizzera ha valutato la rete Tavolata nel 2023. I gruppi di Tavolata di tutta la Svizzera sono stati invitati a un colloquio e intervistati. La valutazione dimostra che le Tavolate hanno un impatto positivo sulla salute mentale delle persone anziane. I loro membri rafforzano le competenze personali e sperimentano la partecipazione sociale. In questo modo si sviluppano reti sociali che vanno ben oltre la Tavolata.

Promozione Salute Svizzera ha pubblicato i risultati della valutazione a gennaio 2024 nel Foglio informativo 96. Raccomanda all’associazione Tavolata di sviluppare un modello di finanziamento sostenibile atto a garantire la sua sopravvivenza a lungo termine. Rileva inoltre la necessità di intervenire per reclutare e fidelizzare moltiplicatrici e moltiplicatori. Le risorse della rete dovrebbero essere utilizzate in modo mirato per continuare a sensibilizzare la popolazione sulle tematiche nutrizionali con obiettivi realistici e promuovere la diffusione di varie forme di Tavolate.

I risultati più importanti sono i seguenti:

  • La rete raggiunge molto bene il gruppo target, vale a dire le persone anziane. La formula delle Tavolate risulta particolarmente attraente per le donne.
  • Hanno maggiori probabilità di essere coinvolte nella rete le persone socialmente attive che vogliono socializzare attraverso la Tavolata e la considerano un’opportunità per trascorrere del tempo con altre persone.
  • Molti membri apprezzano il fatto di poter gustare un “vero pasto” in occasione della Tavolata. Spesso vivono da sole e raramente cucinano questi piatti per sé stesse.
  • Chi partecipa a Tavolata migliora le proprie competenze di vita, in particolare le competenze comunicative e sociali e la capacità di gestire i propri sentimenti.
  • Aderendo a Tavolata i membri sperimentano la partecipazione sociale, che a sua volta favorisce i contatti sociali. Questo può dare origine a reti che offrono sostegno reciproco al di là della Tavolata.
  • Alla Tavolata ci si concentra più sul piacere di mangiare e stare insieme che su una dieta sana ed equilibrata.
  • L’associazione fornisce un importante contributo alla creazione di Tavolate e aiuta le persone interessate a trovare un posto nella propria regione.

I risultati sono disponibili anche come infografica sintetica.

Il 23 ottobre 2023, circa 25 referenti di Tavolata e i membri della segreteria dell’associazione Tavolata si sono incontrati per il consiglio annuale di Tavolata. La segreteria ha fornito informazioni sulla valutazione effettuata nella rete di Tavolata nel 2023. È seguita una vivace discussione su alcuni dei risultati di questa valutazione.

Ecco una sintesi.

  • Il divertimento e il piacere di mangiare insieme sono al centro dei gruppi di Tavolata. Sia chi si è espresso nella valutazione sia chi ha partecipato alla discussione ha concordato sul fatto che molti membri di Tavolata siano attenti a una dieta equilibrata e che questa venga proposta anche durante gli incontri. Tuttavia, l’interesse è rivolto principalmente al divertimento e alla convivialità. Ci sono stati dei confronti su come ampliare la conoscenza e il piacere di una dieta equilibrata all’interno della rete.
  • Qual è la nostra posizione riguardo all’adesione all’associazione Tavolata? Le opinioni in merito divergono. È stato discusso come rendere più interessante l’adesione all’associazione, indipendentemente da quella alla rete. Si è parlato anche delle difficoltà, come ad esempio della fatica di trovare un consenso su questo argomento all’interno del gruppo. Si è convenuto sulla necessità di una soluzione pragmatica. La questione viene rimandata al consiglio direttivo dell’associazione.
  • Quali servizi sono al centro della rete, rendendola interessante e utile? Sono stati considerati di fondamentale importanza a livello di rete i seguenti elementi: gli eventi informativi e i corsi introduttivi per la costituzione di nuovi gruppi; il supporto da parte di persone della rete a chi fonda un gruppo di Tavolata (un ringraziamento particolare va alle rappresentanze regionali di Tavolata e alle nostre organizzazioni partner!); il convegno annuale nazionale.
  • Come possiamo fare in modo che le persone rimangano nelle Tavolate nonostante le limitazioni a livello fisico o mentale e che i gruppi stessi vengano mantenuti? Chi ha partecipato alla discussione ha espresso l’interesse ad approfondire le buone maniere e le modalità di condurre le conversazioni per poter agire meglio in situazioni difficili (ad esempio quando un membro soffre di demenza), ma anche in situazioni spiacevoli (come nel caso di piatti sporchi).

Inoltre, sono state esposte molte idee su come le singole Tavolate potrebbero trovare nuovi membri e su come la rete potrebbe essere ulteriormente ampliata.

Il verbale dettagliato è disponibile qui.

Le diapositive dell’evento sono disponibili qui.

Rapporto: Esther Kirchhoff
Foto: Immagine simbolica

Nel maggio 2022, nella ludoteca del quartiere, è nata la nuova Tavolata ConTeSto Di Sementina. I pensionati residenti nello stesso edificio sono stati subito entusiasti. La Tavolata si è presto ingrandita con l’arrivo di un numero sempre maggiore di figli e nipoti dei fondatori. Valentina Pallucca ha visitato la Tavolata intergenerazionale.

Chi partecipa alla vostra Tavolata, e dove vi incontrate?

La nostra Tavolata è nata a fine maggio 2022, parallelamente all’apertura della ludoteca e portineria di quartiere “Con Te Sto” situata Sementina, dove le persone si incontrano tutti i martedì per condividere il pranzo. I partecipanti sono prevalentemente abitanti dei palazzi limitrofi che frequentano già Con Te Sto quotidianamente e, spesso, si aggregano anche parenti o amici delle persone più presenti. Il gruppo cosiddetto “fisso” ha un’età compresa tra i 40 e i 95 anni, ma occasionalmente partecipano anche nipoti in età scolastica o prescolastica. Un giovane ragazzo a beneficio di prestazioni assistenziali si occupa, oltre che della gestione della ludoteca stessa, anche di cucinare per gli iscritti della giornata partecipando poi attivamente al pranzo stesso.

Cosa vi piace cucinare e mangiare?

I menu vengono sempre decisi insieme di settimana in settimana, in base ai desideri e alle proposte delle persone presenti. Prepariamo sempre un piatto principale, un contorno di insalata mista e qualcuno pensa sempre al dolce! Cerchiamo di creare menu che siano golosi ma anche bilanciati, prediligendo materie prime di stagione e non troppo care, per poter rendere accessibile a tutti il costo del pranzo.

Quasi tutti i partecipanti vivono soli, quindi la tavolata è anche l’occasione giusta per cimentarsi in piatti più elaborati che non possono cucinare in una monoporzione, come ad esempio: lasagne, parmigiana di melanzane, pizzoccheri, polenta e brasato e via dicendo… le preparazioni più lunghe vengono addirittura preparate il giorno prima da un piccolo gruppo che si mette a disposizione in base alle necessità del momento valorizzando le proprie risorse!

Come vi siete conosciuti?

Con Te Sto è un progetto promosso dal servizio di Lavoro Sociale Comunitario della Fondazione Pro Senectute Ticino e Moesano, e si trova al pian terreno di un palazzo di 12 appartamenti. I partecipanti si conoscono quasi tutti da tempo, già prima del nostro arrivo si trovavano spesso per condividere momenti insieme ma, con il passare del tempo e con l’aumento delle difficoltà fisiche, questa bella abitudine si era purtroppo persa. Tra novembre 2021 e maggio 2022,  con qualche caffè e diverse partite a carte, abbiamo deciso di aderire ufficialmente all’iniziativa “Tavolata”.

Fate qualcos’altro insieme al di fuori degli incontri di cucina?

Considerando che le tavolate vengono svolte all’interno di una ludoteca e portineria di quartiere, le attività condivise sono diverse: da semplici chiacchiere davanti a un caffè, alla decorazione del luogo in base alle ricorrenze del mese come Halloween o Natale, ma anche partite a carte, gite e passeggiate.

 

Intervista: Valentina Pallucca

Sia nella calura estiva sia nelle gelide giornate invernali esistono alternative alla solita salsiccia. Per la sua tavolata, Heidi Moosmann (a sinistra) ha preparato sul fuoco un menù autunnale nel suo giardino a Oberfrick, e ci ha rivelato alcune semplici ricette praticamente infallibili!

Ecco cos’ha cucinato Heidi:

  • Susine in manto di pancetta: avvolgere le susine nella pancetta, infilzarle con uno spiedino di legno e lasciarle sfrigolare qualche minuto sul fuoco.
  • Preparare gli spiedini con carne, pesce o verdure. Il pesce deve avere una consistenza soda (per es. rana pescatrice). È possibile avvolgerlo con pancetta e verdure tagliate a striscioline.
  • Avvolgere le barbabietole nella carta alluminio e cuocerle nelle braci. Quindi pelarle e servirle tagliate a fette con vinaigrette o salsa al rafano.
  • Lessare delle patate piccole, avvolgerle nella pancetta e cuocerle sul fuoco in una terrina.
  • Avvolgere le melanzane in cinque strati di carta alluminio. Quando la consistenza è cedevole al tocco, sono cotte e sufficientemente morbide. Inciderle con un coltello, raschiare via la polpa e condirla. Servire a piacere su pane tostato.
  • Champignon: rimuovere il gambo, farcirli con erbe aromatiche finemente tritate e pane grattugiato e cuocerli sulla griglia.
  • Disporre le banane sulla griglia e cuocerle finché diventano scure, quindi inciderle in modo da poterle disporre sulla griglia come delle barchette. Irrorarle di Grand Marnier e dare fuoco.

Ricetta dello spiedino alle verdure

Marinata

  • 8 cucchiai di olio d’oliva
  • 4 cucchiai di miele liquido
  • 1 spicchio d’aglio, schiacciato
  • 10 foglie di salvia, tritate grossolanamente
  • Sale e pepe

Preparazione:

  • Mescolare tutti gli ingredienti della marinata.
  • Tagliare 2 zucchini di dimensioni medie in 2-3 fette spesse e immergerle per una notte nella marinata.
  • Tagliare in quattro 2 peperoni rossi e grigliarli in forno, quindi rimuovere la pelle.
  • Togliere gli zucchini dalla marinata, disporli al centro dei peperoni e coprirli con fettine di formaggio da raclette.
  • Arrotolare il tutto, fermare la chiusura con uno spiedino e adagiare sulla griglia.

Miriam e Simon Crescente coltivano verdure, frutta ed erbe aromatiche per il loro consumo personale durante tutto l’anno. La coppia trasforma quasi ogni bacca, tubero e fogliolina dell’orto di Miriam in specialità gastronomiche salutari per tutta la famiglia. Nel mese di agosto 2022 abbiamo parlato con loro di alimenti autoprodotti, orti urbani e alimentazione sostenibile.

Intervista: Anina Torrado Lara
Foto: Anna-Tina Eberhard

Miriam e Simon, attualmente vi trovate nel Grande Nord. Dove siete di preciso?

Simon: Da una settimana siamo a Siuntio, Finlandia meridionale, in una piccola fattoria dove un’altrettanto piccola panetteria fa il pane con lievito naturale. Qui ci occupiamo di due cavalli, Melli e Wilhelmina, quattro pecore, otto galline e due galli.

Miriam: È la nostra prima esperienza con Workaway, un sogno accarezzato a lungo! Puliamo le stalle, strigliamo i cavalli, governiamo e foraggiamo gli animali, annaffiamo le piante e raccogliamo ciò che matura nelle due serre. In cambio siamo ospitati gratis da Johanna in una meravigliosa vecchia casa di legno.

Un’immagine da cartolina! Cosa si raccoglie in questo periodo?

Simon: tante bacche! È molto divertente raccoglierle insieme ai bambini. Con i ribes faccio la gelatina, il succo e lo sciroppo. Oggi li ho anche aggiunti al pane a lievitazione naturale.

Miriam, tu sei appassionata di orticoltura. Cosa coltivi nella vostra casa di Winterthur?

Miriam (ride): Ciò che richiede il meno lavoro possibile ma ha buone probabilità di crescere bene: patate, cetrioli, zucchine, cavoli rapa, barbabietole, insalata, erbe aromatiche, rabarbaro e bacche. Ogni anno in autunno penso a dove coltivare qualcosa di nuovo la stagione successiva. L’anno prossimo voglio assolutamente creare una piccola aiuola di mirtilli neri e mirtilli rossi. Ho in mente un orticello rialzato in legno stagionato.

Riuscite a essere autosufficienti con ciò che coltivate?

Simon: No. Nel nostro orto raccogliamo qualcosa quasi tutto l’anno, ma il menù sarebbe un po’ troppo monotono. Una dieta di sole verdure non sarebbe equilibrata. I pochi chili di patate che ricaviamo dall’orto non sarebbero sufficienti a coprire il nostro fabbisogno di carboidrati. Come fonte di proteine dovremmo avere almeno un paio di galline ovaiole. È già abbastanza complicato acquistare sistematicamente tutto l’anno solo verdure svizzere, soprattutto in inverno. Tuttavia ogni giorno integriamo il nostro menù con qualcosa che viene dall’orto. È un’ottima cosa, perché così i nostri bambini imparano a conoscere le verdure di stagione.

Miriam: In estate, quando in Svizzera finalmente inizia la stagione dei cetrioli, per due settimane i bambini ne mangiano a volontà. Estrarre una carota fresca della terra è qualcosa di molto speciale. Raccogliere i prodotti del tuo orto dà tanta soddisfazione. Ma anche tanto lavoro e qualche frustrazione, ad esempio a causa delle lumache, o anche dei cambiamenti climatici, della grandine e della siccità.

Qual è il calendario del vostro orto?

Miriam: Si inizia a febbraio. In quel momento nell’orto crescono ancora il formentino e il cavolo piuma. A fine marzo faccio la potatura delle piante perenni e preparo le piantine in contenitori che tengo in casa. Ad aprile spargo il compost e dissodo il terreno. A partire da maggio è tutto un germogliare e ho un gran daffare con le erbacce.

Simon: Ogni anno a fine maggio non vedo l’ora di raccogliere il rabarbaro. A giugno ci sono le insalate e le bacche, a luglio la calendula e la borragine.

Come si utilizza la calendula?

Miriam: Faccio l’olio o la metto a seccare per usarla come sale alle erbe o per il tè. Con l’olio posso anche produrre una pomata alla calendula.

Simon: E io preparo il pesto alla calendula. La metto anche sulle insalate, come decorazione commestibile. I petali essiccati li uso per il sale alle erbe.

Cosa c’è ancora di buono sul balcone o dentro casa?

Simon: La menta piperita è relativamente facile da coltivare. La usiamo per aromatizzare l’acqua o per insaporire l’insalata di couscous, oppure la essicchiamo in mazzetti legati con uno spago e la usiamo per le tisane.

Miriam: Anche il rosmarino e il timo possono essere facilmente coltivati in un balcone o in cucina, a seconda dell’esposizione al sole. A tutti coloro che hanno un orto consigliamo il finocchio selvatico. È una pianta che attira una specie di farfalle denominate macaoni, le quali si ricordano e tornano tutti gli anni a deporre le uova. Con una piccola oasi è possibile fornire un grande contributo alla biodiversità.

A proposito di ambiente: quanto è consapevole la popolazione svizzera nello stile di vita e nell’alimentazione?

Miriam: Nella “bolla” in cui viviamo, un’alimentazione sana e sostenibile è considerata importante. Ma ho l’impressione che la maggior parte della popolazione faccia ancora troppo poco per cambiare le proprie abitudini. È qualcosa che trovo frustrante, perché sappiamo cosa si deve fare, eppure viene fatto molto poco per proteggere l’ambiente.

Simon: Occorre senz’altro ridurre il consumo di prodotti di origine animale. Non dobbiamo necessariamente essere perfetti, ma qualcosa va cambiato. Avremmo dovuto diminuirne il consumo già da tempo. Un grosso problema è che i produttori non vengono remunerati in misura sufficiente e si sentono svalutati. I piccoli produttori non hanno alcuna possibilità contro le grandi realtà, che purtroppo sono proprio quelle che influenzano la politica.

Quale potrebbe essere un primo passo?

Miriam: Sottoscrivere un abbonamento per l’acquisto di verdure e consumare prodotti stagionali e regionali è un modo per aiutare le aziende agricole locali. È anche possibile diventare membri di una cooperativa, dare una mano a piantare e portare a casa la propria parte di raccolto.

Simon: Chi ama il giardinaggio e l’orticoltura può anche impegnarsi in progetti sociali di giardinaggio comunitario (vedere box). Curare un orto o un giardino è un’attività che unisce le persone. Di recente un vicino mi ha chiesto se potesse avere delle foglie di zucca, poiché gli piace mangiarle in insalata. Così abbiamo avuto un’interessante conversazione attraverso il muretto del giardino. Sono un convinto sostenitore del principio “leaf to roots”, l’equivalente vegetale del “nose to tail”. Niente va scartato, tutto viene riutilizzato. Sapevi per esempio che i gambi dei broccoli si possono pelare? La polpa è tenera e il sapore ricorda quello degli asparagi verdi.

Che aspetto ha l’orto del futuro?

Simon: Trovo che il vertical farming (la coltivazione di orti sulle facciate delle case) e il rooftop farming (la coltivazione di orti sui tetti) siano approcci interessanti per il futuro, specialmente laddove la densità abitativa tende a crescere, affinché non spariscano le aree verdi.

Tavolata mit Simon Crescente und Daniela Specht

Miriam e Simon

Miriam è assistente sociale e appassionata di orticoltura. Ha scoperto di avere il pollice verde da adulta. Simon è cuoco dietista all’ospedale di Winterthur. Hanno quattro figli e vivono nel modo più sostenibile possibile. Ciò che Miriam coltiva nell’orto viene usato dalla coppia in cucina.

Simon ha frequentato il primo anno di tirocinio presso un cuoco specializzato in cucina naturale e ha imparato a preparare piatti raffinati con prodotti di stagione. Gestisce anche una panetteria di quartiere che usa lievito naturale e suona in due gruppi punk.

 

La ricetta preferita di Miriam: kimchi di coste 

Per 2 vasetti di circa 6 dl

  • 750 g di coste
  • 150 g di sale marino
  • 1 l d’acqua
  • 2 cipolle

Pasta di condimento:

  • 1 cucch. di farina di riso
  • 60 g di peperoncino in polvere
  • 5 spicchi d’aglio
  • 20 g di zenzero
  • 20 g di zucchero
  • 4 cucchiai di salsa di soia

Preparazione:

  • Lavare le coste e tagliarle a strisce trasversali al gambo dello spessore di ca. 0,5 cm.
  • Mettere le coste in salamoia in una ciotola grande con acqua e sale. Mescolare bene impastando leggermente le coste nella salamoia. La verdura deve essere coperta da un sottile strato d’acqua, eventualmente aggiungerne un po’. Lasciare in ammollo per 3 o 4 ore.
  • Tagliare a metà le cipolle e tagliarle a striscioline.
  • Tritare finemente l’aglio e lo zenzero. Mescolarli bene con gli altri ingredienti della pasta di condimento.

Preparazione:

  • Scolare le coste e rimetterle nella ciotola. Sciacquarle leggermente in acqua fredda e scolarle di nuovo. Lasciarle sgocciolare bene e strizzarle.
  • A questo punto incorporare tutti gli ingredienti. Impastare bene il composto.
  • Mettere la verdura marinata in vasetti sterilizzati, pigiando bene. Riempire i vasetti, evitando il più possibile la formazione di bolle d’aria, fino a 2 cm dal bordo e chiudere con il coperchio. Riporre i vasetti in un luogo al riparo dalla luce e lasciare fermentare la verdura per 3 giorni a temperatura ambiente. Quindi togliere il coperchio e lasciar fuoriuscire i gas che si sono formati. Se il kimchi è sufficientemente acido, riporre i vasetti in frigorifero.
  • In caso contrario, lasciar fermentare ancora un po’ a temperatura ambiente.
  • In frigorifero il kimchi si conserva per diverse settimane.

 

La ricetta preferita di Simon: orzotto alle barbabietole

  • 50 g di cipolla
  • 5 g di olio di colza
  • 250 g di barbabietole crude
  • 75 g di orzo perlato
  • 3 dl d’acqua
  • 5 g di sale o brodo vegetale
  • Pepe
  • Qualche rametto di rosmarino e timo
  • 100 g di piselli surgelati
  • 50 g di formaggio grattugiato o alternativa vegetale (ad es. “parmigiano” vegano a base di noci)
  • Rafano fresco, semi di girasole (tostati), fiori di calendula essiccati.

Preparazione:

  • Se la barbabietola ha ancora i gambi e le foglie, lavarli e tagliarli a striscioline.
  • Sbucciare la barbabietola. Far bollire le bucce in 6 dl di acqua e insaporire con il sale o con il brodo di verdure. Filtrare.
  • Tagliare la barbabietola a dadini di 0,5 cm.
  • Tagliare finemente la cipolla, sminuzzare le erbe aromatiche.

Preparazione

  • Scaldare l’olio in una padella, aggiungere la cipolla, la barbabietola a dadini e i gambi e fare appassire. Aggiungere l’orzo e bagnare con il fondo ricavato dalle bucce di barbabietola.
  • Lasciare sobbollire per ca. 25 minuti fino a ottenere la consistenza desiderata.
  • Verso fine cottura aggiungere i piselli e le erbe aromatiche. Aggiustare di sale, pepe e formaggio (o alternativa).
  • Disporre nel piatto, spolverare con rafano fresco grattugiato e guarnire con semi di girasole tostati, foglie di barbabietola e fiori di calendula.

 

Dove partecipare?

I progetti di giardinaggio comunitario, gli spazi da rivitalizzare e gli orti urbani non mancano di certo. Pensateci per la prossima primavera!

  • HEKS Neue Gärten offre ai migranti la possibilità di coltivare insieme gli ortaggi e al tempo stesso imparare il tedesco. L’organizzazione cerca volontarie e volontari con il pollice verde disposti a trasmettere le loro conoscenze o a occuparsi di un piccolo gruppo di bambini nell’orto-giardino comune. www.heks.ch
  • Nei “Jardins du Mycélium” di La Chaux-de-Fonds ci si incontra per fare giardinaggio insieme. Questo grande appezzamento di terreno invita a rilassarsi, a mettere le mani nella terra
    e a incontrare altre persone con gli stessi interessi. jardins.reseaumycelium.ch
  • La cooperativa agricola SEMiNTERRA! nel Piano di Magadino produce verdure locali biologiche fresche e di stagione, piantine e altri prodotti. Chi vuole può dare una mano o partecipare a eventi dedicati all’agricoltura, all’alimentazione e alla sostenibilità. seminterra.ch
  • A Pregassona, l’Associazione Amélie mette a disposizione delle famiglie orti condivisi per promuovere l’orticoltura. In questi orti lavorano fianco a fianco persone di ogni età – dalle giovani generazioni a quelle più anziane. www.associazioneamelie.ch/progetti
  • Con il progetto “Giardinieri in erba”, Bioterra e Impegno Migros danno la possibilità ai bambini tra i quattro e i dodici anni di coltivare ortaggi e osservare da vicino la natura. I bimbi imparano tutto sui cicli della natura e coltivano verdure, bacche ed erbe aromatiche. migros-engagement.ch/gartenkind
  • L’AgriAccademia migliora la consapevolezza dell’importanza di nutrirsi con prodotti di stagione a chilometro zero. Il progetto prevede che nelle scuole elementari di tutto il paese si creino superfici per la coltivazione di verdure. I bambini imparano a piantare le piantine, a curare un’aiuola di ortaggi e a tenerla pulita dalle erbacce. Il progetto gode del sostegno del Fondo pionieristico Migros. acker.co/gemueseackerdemie-schweiz

App e suggerimenti

  • Fare la spesa in modo sostenibile ed evitare gli sprechi alimentari: in molte località esistono negozi che vendono riso, zucchero o muesli senza imballaggio. Basta portare i propri contenitori.
  • Anche negli spacci delle fattorie e al mercato contadino si trovano prodotti regionali freschi e sani a prezzi ragionevoli. Nelle panetterie Äss-Bar (= che può essere mangiato) si vende il pane del giorno prima, ancora buono come quello appena sfornato. www.aess-bar.ch
  • Le app come “Too Good to Go” consentono di ritirare a un prezzo conveniente le eccedenze alimentari invendute da panetterie, alberghi, ristoranti e supermercati. www.toogoodtogo.ch
  • Madame Frigo ha allestito in tutta la Svizzera frigoriferi pubblici gestiti da volontari. Qui si possono portare e prelevare generi alimentari acquistati e non consumati ma ancora in perfetto stato. www.madamefrigo.ch
  • Acquistare in tutto il mondo direttamente dalla fattoria: l’azienda svizzera Gebana acquista cacao, frutta a guscio e banane da piccoli coltivatori. Le grandi confezioni possono ad esempio essere condivise con i vicini di casa. www.gebana.com